FUTURE
XVII Giornata del Contemporaneo 2021
Admission free. No pre-booking required.
Per la mostra ‘Future’ artisti di tutti i Paesi hanno condiviso le loro riflessioni su come immaginano di poter trasformare il mondo. Niente più dell’arte è in grado di realizzare incanto, visione, sogno e utopia.
Che le utopie abbiano nutrito e seguitino ad alimentare tuttora gli artisti è cosa nota, ma cosa significa esattamente e perché è così importante per ognuno di noi oggi credere nella visione e adoperarsi per realizzare utopie.
Siamo miopi, siamo abituati a vedere troppo da vicino, soddisfiamo desideri immediati, limitando così quella discussione intorno a temi, riguardanti le grandi ambizioni, visioni, utopie che in passato hanno permesso il progresso umano. Di fatto, invece bisognerebbe riflettere profondamente sulla piaga ancora aperta della fame del mondo, sulle disparità sociali, sulle grandi migrazioni, sui cambiamenti climatici e le conseguenti nuove geografie, sull’inquinamento della terra e del mare, per arrivare a riflettere sul livello delle libertà che stanno prendendo diverse forme nel nostro mondo.
Davanti ai nostri occhi abbiamo enormi sfide che sembrano restare fuori dalla discussione pubblica e troppo spesso anche dalla discussione quotidiana di ognuno di noi, mentre potrebbero essere proprio queste sfide a generare occasioni di rivoluzione dello sguardo per proporre nuove idee, nuove imprese, nuove visioni in una geografia planetaria in continuo mutamento.
Naturalmente questa è una generalizzazione, ma gli artisti, attraverso la sensibilità realizzano e comunicano ciò che non è più rintracciabile sul pianeta: le idee.
Non è prerogativa dell’arte risolvere i problemi, ma gli artisti sono capaci di evidenziarli, interpretarli, semplificarli per generare nuove visioni, approcci e spunti. Gli artisti possono porre l’attenzione sulla relazione tra uomo e pianeta, mostrare i drammi umani o della guerra, sollevare problematiche ambientali attraverso le loro opere.
La mostra sarà visitabile fino al 30 dicembre senza prenotazione, le variazioni dovute a nuove misure del Governo saranno comunicate sul nostro sito internet www.rossocinabro.com
Opere di: Daniel Agra, Ralph Aiken, Brian Avadka Colez, Audrey Beharie-McGee, Anna Blom, Glenys Buzza, Çağla Yeliz, Carol Anne, Yenny Carruyo, André Colinet, Nathalie Cougny, Nathanael Cox, Patricia Delorme, Elena Dobrovolskaya, Sophie Donatien, Joel Douek, Heide Fennert, Petra Forman, Graciela Garza, Natasscha Girelli, Tondi Hasibuan, Riitta Hellén-Vuoti, Idhem San, Banke Jemiyo, Michael Jiliak, Annamaria Johansson, Monika Katterwe, Alice Daeun Kim, Hea Ja Kim, Denisa Klemscheovà, Marius Knutsen Vigebo, Chikara Komura, Alexandra Kordas, Sandra Lages, Larz, Linda Liao, Tatsiana Lintouskaya, Fiona Livingstone, Michel Marchand, Una Marzorati, Kirstine Mengel, Christina Mitterhuber, Susan Nalaboff Brilliant, Liv Berit Nyblin Løken, Ann Palmer, Bernard Pineau, Sal Ponce Enrile, Antonella Quacchia, Mark Rodgers, Erwin Rios, Belle Roth, I-Vanessa Rumstejn, Jerry Strohkorb, Irene Strolz-Tafener, Christophe Szkudlarek, Veronika Tarnovskaya, Kari Veastad, YunFen Wang, Joanna Wojtal-Kalinowska
Il lavoro di ciascuno sarà presentato all’interno del sito di Rossocinabro in uno spazio proprio, permettendo così, pur all’interno del contesto unitario della mostra, di mantenere le specificità delle rispettive ricerche.
Each one's work will be presented within the Rossocinabro website in its own space, thus allowing, while within the unitary context of the exhibition, to maintain the specificities of the respective research.
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